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Il mese di ottobre, per Roma, è un mese speciale, quasi una seconda estate, con giornate luminose e temperature più che gradevoli. Merito del clima, ancora mite e tiepido, o della luce più tenue e morbida, in questo periodo la città sembra dare il meglio di sé. Altro ingrediente è il vino, il vero protagonista delle feste di questa stagione, un tempo chiamate “Ottobrate romane”, un rito allegro e chiassoso che riprendeva la tradizione degli antichissimi Baccanali, le festività pagane legate al ciclo delle stagioni e alla celebrazione del dio del vino.

Fino ai primi del Novecento, a Roma era infatti abitudine festeggiare la fine della vendemmia lasciandosi andare a qualche piccolo eccesso. Così nel mese di ottobre, la domenica era normale vedere partire da ogni rione piccole carovane dirette “fuori porta” con meta le campagne, i frutteti e i vigneti che un tempo circondavano la città, per esempio i prati dopo Ponte Milvio, le vigne tra Monteverde e Porta San Pancrazio o fuori Porta San Giovanni e Porta Pia.

 


Lo scopo delle scampagnate era il “puro” divertimento: era una festa cittadina prolungata per l’intero mese, a base di grandi mangiate di gnocchi, trippa e abbacchio conditi con fiumi di vino. Si giocava a bocce, a ruzzola, all’altalena o con l’albero della cuccagna, si suonava con tamburelli, chitarre e nacchere e si ballava il “saltarello”, la danza popolare allora più in voga a Roma.

Oggi c’è un quartiere che più di tutti continua a portare avanti questa tradizione ed è il Rione Monti con la sua Ottobrata Monticiana, che quest’anno torna protagonista indiscussa tra le Ottobrate Romane. Dopo gli anni di stop causati dalla pandemia, il quartiere torna a condividere momenti di festa, grazie al lavoro delle associazioni del territorio che hanno deciso di dedicare questa edizione alla condivisione, all’integrazione, alla pace e l’unione tra i popoli.

Tempo di condivisione” sarà il titolo della festa, che si svolgerà dal 6 all’8 ottobre 2023. Un evento diffuso sul territorio, con punto focale in “piazzetta”, ovvero piazza della Madonna dei Monti, dove si effettueranno la maggior parte delle esibizioni artistiche che si ramificheranno poi nel resto del quartiere, animandolo con esposizioni, performance, laboratori, workshop, visite guidate e spettacoli.

 


L’intento è quello di valorizzare le nostre identità culturali con lo sguardo al passato ma anche al presente, alla tradizione ma anche all’innovazione, con uno spirito di integrazione, accoglienza e sostenibilità, come del resto facciamo anche noi di Suburra 1930, radicati nella tradizione romana, ma sempre attenti a cosa accade nelle cucine del mondo.

Quale miglior modo quindi di concludere le vostre passeggiate monticiane, se non assaporando il gusto di Suburra 1930 Cucina e Liquori!
Vi aspettiamo in piazza della Suburra, 13.

Per consultare il programma delle tra giornate clicca qui.

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